
28 settembre 2019
C’è un tempo per rallentare…e così ieri mi son regalato la lentezza.
Dover camminare con calma per assecondare un ginocchio che è consumato e chiede attenzione, è esperienza preziosa.
Rallentare i movimenti aiuta a moderare i ritmi e a prendersi cura di se e delle piccole cose che ti circondano, puoi concederti di dire ‘no’ senza che il senso di colpa ti raggiunga, ascolti il corpo e i suoi mutamenti, le sue richieste e riposi pure l’anima.
Se poi ti chiedi un poco più in profondità il perché la vita ti chiede di rallentare, allora inizia un viaggio avventuroso tra le pieghe dell’esistenza e scopri messaggi e giungono intuizioni e si accendono illuminazioni.
I ‘miracoli’ sono così, offerti a chi sa vederli!
Giulia Torelli scrive:
“Cerchiamo sempre un miracolo che cambi le cose in meglio. Poi un bel giorno lo troviamo, e quel miracolo era più vicino di quanto immaginassimo: il miracolo siamo noi quando riusciamo a liberarci degli ostacoli costruiti dalla nostra mente.
Allora può avvenire tutto: svanisce ogni paura, non ci sono pregiudizi che ci impediscono di amare, e diventiamo passione libera di esprimersi in ogni cosa.”
Il miracolo sono io, quando spalanco gli occhi sulla vita e mi faccio bastare una briciola di bellezza scovata spazzando il superfluo e ritrovando l’essenziale.
Andrea e Matteo Bocelli

aver cura del nostro sguardo,
decidere da che parte
e con quale attenzione puntare gli occhi avendo fede abbastanza
da lasciare che la vita ci guidi.
E il meglio, ormai l’ho imparato,
sta nelle piccole cose,
nei piccoli segni,
nei piccoli miracoli
che ognuno di noi sa fare.
fra Giorgio
GIANMARIA TESTA🌹Dentro la tasca di un qualunque mattino 🦋
A te dico: Alzati Mc.5,41
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