Il kanji di «dimenticare» 忘 significa letteralmente «sparire dal cuore».
Ciò che dimentichiamo nell’immaginario scompare, si allontana dalla nostra emozione. Tuttavia, il Giappone insegna come nella parola wasuremono, nel senso tutto pratico delle «cose che si sono scordate da qualche parte», lasciate indietro in un attimo di disattenzione, ci siano anche i verbi «vegliare», «cercare», «aspettare».
[…] L’attesa cocciuta della pecorella, certa di essere stata dimenticata e non abbandonata, spiega essa stessa la fiducia: ci convince che ciò che abbiamo smarrito, ciò che abbiamo dimenticato per sbaglio, da qualche parte ci sta sicuramente aspettando.
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Stralci dalla postfazione scritta per l’albo «Ti aspetterò» di Makiko Toyofuku.
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Sono 40 pagine tutte illustrate, adatte a esseri poetici e bimbi dai 4 anni ai 122). Trovate questo splendido libro che ho scelto, tradotto per Mondadori – Libri per Ragazzi e di cui ho scritto la postfazione, in libreria (scelta che fa bene oltre che a voi anche a lui) o negli store online (link: https://amzn.to/42zicof).
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