Gruppo targato futuro

Stiamo riscoprendo il grande potenziale dei piccoli gruppi di amici veri e perseveranti che sanno scambiare saperi e servizi con amicizia…

Gruppo targato futuro

Stiamo riscoprendo il grande potenziale dei piccoli gruppi di amici veri e perseveranti che sanno scambiare saperi e servizi con amicizia, reciprocità e generosità. Questa è la prima politica sana e feconda che educa alla amicizia sociale e alla solidarietà civile.

Chissà per qualiaffinità o vicende esistenziali alcune persone vengono più vicine a te… Valorizza le “affinità elettive” costruendo e animando il tuo piccolo gruppo.

I parenti non si cambiano, invece puoi trovare aiuto nella famiglia elettiva degli amici per la vita. Quandoti accorgi che una persona può condividere esperienze e speranze, interessi culturali, sociali, spirituali… cogli l’occasione!

Le amicizie perseveranti sono ancora più necessarie nella società attuale in cui le relazioni tendono a essere provvisorie, mutevoli, fragili. Senon sei sostenuto da una rete di relazioni vere-buone-belle… puoi trovarti a essere in-dividuo anonimo in una società indifferente. Se desideri crescere in umanità coltiva il gruppo di amici­per-la-vita. Puoi essere amico di tanti in modo generico, ma il gruppo primario degli amici speciali si aggira intorno a cinque/dieci.

Sii fedele al piccolo gruppo per essere amico del grande mondo!

Nella società c’è competizione, ma quando si esagera… l’altro diventa rivale da vincere. C’è libero mercato, ma quando si esagera… le persone sono ridotte a produttori-consumatori agli ordini dell’economia. C’è flessibilità, ma quando si esagera… le persone diventano nomadi, spaesate, senza radici.

Il gruppo protegge da questi pericoli e promuove creatività e coraggio. La parola GRUPPO viene dal tedesco, significa “nodo, dorso d’asino”, perciò sali in groppa e il gruppo ti porta!

“Ci incontriamo in cerchio dove non c’è primo, secondo, superiore o inferiore.

Io faccio il facllitatore e suggerisco; accoglienza affettuosa, presa di parola, ascolto amichevole, democrazia consensuale. E spiego così: ti chiamo per nome, ti invito a raccontare, ti ascolto con calma, osservo il linguaggio silenzioso dei gesti, apprezzo il dono della presenza.”

Il primo rito è il giro di condivisione, preparati a prendere la parola, anche una

frase scritta, il racconto di un proverbio, può aiutarti a parlare in pubblico…. Sarai contento di essere ascoltato e di ricevere una attenzione gentile. L’ascolto amichevole senza giudizio favorisce la comunicazione sana: dai il meglio

di te e susciti il meglio dall’altro.

Il confronto e il dialogo ti migliorano, va oltre il gioco maggioranza/minoranza… dialogando pervieni a conoscenze condivise e ricorda:

scuoladelvillaggio.wordpress.com/2023/02/27/gruppo-targato-futuro/

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