
di Buzzati.
“Poi che il sole del 31 dicembre fu tramontato, gli uomini si posero ad aspettare l’anno nuovo. Anche quella sera il colonnello Procolo era solo (prima del tramonto Benvenuto era venuto in sci dal collegio per fargli gli auguri prescritti ma s’era fermato per pochi minuti).
Dopo cena il colonnello si ritirò nello studio e accese la radio. Vettore, in sala da pranzo, preparò una bottiglia di moscato spumante e un bicchiere a calice affinché a mezzanotte il padrone potesse brindare all’anno nascente. Poi si sedette in cucina addormentandosi accanto al fuoco”.

Claudio Toscani