
«‘無視する mushi suru’ o del valore di ignorare»
«La qualità del nostro tempo dipende dalla capacità di soffermarsi solo su quanto è necessario. Serve sapersi districare in quello che, mutuando dall’inglese, i giapponesi chiamano noizu ノイズ ovvero disturbo sonoro, quel basso continuo che fa da colonna sonora a ogni esistenza. Soffermarsi sui dettagli tanto a lungo, considerare tutto quello che ci accade e attribuire a ogni cosa la massima importanza, porta con sé il rischio di smarrire la capacità di orientarsi. […]
Gli ideogrammi di ignorare, del resto, significano proprio questo: mushi 無視 ovvero «assenza del guardare». Il componente a destra non è altro che il guardare miru 見る, una sorta di «occhio che cammina».
Più di sgridare o segnalare lo sbaglio, qui si preferisce insegnare tramite l’esempio, assorbire l’errore di uno contrastandolo con il comportamento giusto di tanti. In quei casi il silenzio è sufficiente e ha il pregio di non iniettare aggressività nell’ambiente sociale.
Mushi suru, ignorare, è a tutti gli effetti una virtù.»
da «WA, la via giapponese all’armonia» @vallardi_editore
🍡 CHE SIA UN BUON INIZIO DI GIORNATA!
www.lauraimaimessina.com
