Siamo nell’autunno del 1996, quando viene pubblicato l’album “L’imboscata” del Maestro Franco Battiato. Una delle canzoni a ricevere grandi consensi dal pubblico e dalla critica è “La cura”, scritta insieme al filosofo Manlio Sgalambro. Il brano rappresenta uno dei pezzi più importanti a livello discografico, ma anche culturale dell’artista siciliano, scomparso esattamente un anno fa, e che sarà ricordato stasera dalla Rai, attraverso il documentario “Il coraggio di essere Franco”. Il brano è rimasto uno dei più controversi della sua discografia, anche a causa della sua interpretazione: da chi ne ha celebrato il simbolo della vita, ma soprattutto dell’amore, ma anche chi ne ha visto un rapporto tra l’uomo e Dio. Quindi, a chi è dedicata la canzone?
Il testo della canzone più famosa di Franco Battiato
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te
Vagavo per i campi del Tennessee
Come vi ero arrivato, chissà
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
Attraversano il mare
Ti porterò sopra tutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
Ti salverò da ogni malinconia
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te
Io sì, che avrò cura di te
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