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Il giapponese ha più di 1200 parole per raccontare la pioggia.
Io che leggo il “Dizionario delle Parole della Pioggia” 雨のことば辞典 per amare un po’ più il mondo in questa giornata. ❤️🌧️☔🌸 Laura Imai Messina

Oggi in Giappone lo è, 春分の日.
📷 Hiro Goto

Oggi in Giappone lo è, 春分の日, visto che ieri era domenica.
⟨A fine mese sarà uno spettacolo immenso quello dei ciliegi che si affacciano languidamente sul fossato dalla parte di Kudanshita.
Lo saranno anche i riflessi delle loro braccia nodose, ingentilite da nuvole appese di petali e pistilli, sul laghetto del parco Inokashira a Kichijōji dove, sulla scia di un entusiasmo che nella ripetizione non si infiacchisce, ho scattato per piú di dieci anni fotografie tutte uguali della primavera.
Col tempo ho tuttavia scoperto angoli meno noti, come in prossimità della stazione di Takaidō sulla linea Inokashira, in cui il paesaggio pare in miniatura rispetto al piú noto Naka-meguro. Se sono solo i ciliegi a interessare, e non invece tutta la cornice umana di struscio, bancarelle profumate di cibo, chiasso di gioia condivisa, i migliori sono senza dubbio questi scorci, piú intimi e godibili.
La parabola è chiara. «I doveri del vento sono pochi, – scriveva Emily Dickinson, – accompagnare sul mare i navigli, | scortare i flutti, presentare marzo, | significare ovunque libertà».
Ed eccolo marzo, s’insedia torturando i ciliegi, rendendo ancora piú fragile questo paesaggio esitante, sempre sbilenco. Precipitare fa parte dell’immaginario dei ciliegi: tutto lo segnala, che niente è destinato a restare e che tutto farà ciclicamente ritorno.
La prima persona singolare sarà sempre diversa. La prima persona plurale – ovvero quella che conta – rimarrà invece per sempre.⟩
da «Tokyo tutto l’anno: Viaggio sentimentale nella grande metropoli», @einaudieditore
Benvenuta primavera~🌸