Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?
Apre così, con queste domande il Vangelo di questa domenica, sembrano essere domande ovvie con altrettante risposte scontate. Eppure, nessuna domanda è inutile. Soprattutto quelle che vengono da Gesù.
Ci richiamano ad essere attenti alla scelta dei nostri compagni di viaggio. Attenti nello scegliere con chi camminare, con chi voler sognare, progettare. Ci stanno chiedendo queste domande, un discernimento su chi fidarci e chi amare.
Quando non riusciamo a vedere bene, quando siamo confusi abbiamo bisogno di qualcuno che ci accompagni fuori dal tunnel, che ci veda chiaro, che ci indichi la strada.
Domenica 27 febbraio
Riflessione di Francesco Fiorillo.
Vedi anche🕊Domenica 27 febbraio 2022
VIII Domenica del Tempo Ordinario
Sir. 27,4-7
Lc 6,39-45
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».
Buon ascolto!