
Il testo che hanno letto Marco Mengoni e Lorenzo Scotti è tratto da “Mettiti in vacanza” Franco Arminio ed è un brano che invita le persone a guardare avanti:
“A un certo punto devi capire che il dolore che hai subito non lo devi subire all’infinito. Mettiti in vacanza, la povera vita adulta non può pagare a oltranza i debiti dell’infanzia”.

Arminio, come si legge nella nota Einaudi “fotografa il corpo spaventato dalla morte e infiammato dall’amore. Non soltanto l’amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l’amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l’amore per una strada e quello per la madre, l’amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio”.
Ecco il testo integrale
A un certo punto
devi capire
che il dolore che hai subito
non lo devi subire
all’infinito.
Mettiti in vacanza,
la povera vita adulta
non può pagare a oltranza
i debiti dell’infanzia.
Dichiara finite le tue colpe,
scontata la pena.
D’ora in poi ogni giornata
sarà come prima
ma dentro di te
più netta e vera, più limpida
e sincera.
Tu devi solo la più grande dolcezza possibile
a chi verrà e a chi andrà via.
È festa nel tuo cuore,
festeggia in qualche modo
il cuore degli altri. www.fanpage.it/cultura/la-poesia-di-franco-arminio

Il verso di Franco Arminio sulla controcopertina di “Studi sull’amore” (Einaudi)
“Chi non ha paura della morte / non ha nessun motivo di amare”. Oppure: “La verità sulla morte / è che dobbiamo parlarne, / solo la morte può accendere l’amore”. La mia poesia preferita si trova a pagina 91: “Mi piacciono i giovani che fanno il formaggio, / il vino, mi piace / chi raccoglie le erbe e le cucina. / … / Mi piace chi cura i malati a casa, / chi piange ai funerali / … / Chi non si arrende a questa universale evanescenza / delle anime e dei corpi”.
www.ilfoglio.it/preghiera/2022/02/04/news/franco-arminio

Ilsorriso di un bambino è l’amore universale.
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